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Avvento 2007 - 12^ tappa |
Giovedì 13 dicembre 2007 Mt 11,11-15
In quel tempo, Gesù disse alla folla: “In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda”. Cosa dovremmo intendere? Che anche per noi potrebbe capitare quello che è capitato a Giovanni Battista: il Regno dei cieli soffre violenza. Giovanni Battista è stato decapitato per la sua coerenza, per il suo coraggio, per essere andato contro i potenti. E noi? Senza pretendere di arrivare al martirio, ci è mai capitato di sopportare una presa in giro? Una battutaccia per il fatto che cerchiamo di vivere il vangelo in modo autentico, abbiamo il coraggio di essere “politicamente scorretti” per essere correttamente cristiani? Questa è la sorte dei profeti. Se nessuno ci dice mai nulla, se non siamo scomodi per nessuno, nemmeno per il nostro io, interroghiamoci sull’autenticità della nostra fede e della nostra vita. La vita cristiana assomiglia di più a quella di Giovanni Battista che a quella di Erode e di tutti i potenti! Invito alla preghiera Signore, sto comprendendo che spesso cerco la via più semplice e meno faticosa: faccio l'autostop piuttosto di camminare; invento malesseri piuttosto di affrontare momenti impegnativi; regalo menzogne quando mi è chiesta la verità preferisco nascondermi quando mi è chiesto di collaborare; scarico la colpa sugli altri quando dovrei assumermi le mie responsabilità; prendo in giro gli amici invece di essere solidale con loro; ho dato spazio alle lamentele e ai piagnistei anziché vivere le giornate con gioia. Signore, fammi capire il senso della vita. |
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