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Avvento 2007 - 14^ tappa |
Sabato 15 dicembre 2007 Mt 17,10-13
Nel discendere dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: “Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?”. Ed egli rispose: “Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, l’hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro”. Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.
Il dialogo descritto dal Vangelo di oggi avviene dopo la Trasfigurazione. Matteo scrive: Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni. Dopo questa strepitosa esperienza scendono dal monte e avviene questo dialogo. Gesù in questo dialogo rivela una verità molto grande anche se molto scomoda: in realtà Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto. Oggi chiediamoci: quanti profeti sono venuti nella nostra vita? Quanti ne abbiamo riconosciuti? Quanti non li abbiamo riconosciuti? E in questo momento quale profeta ci ha mandato il Signore? Spesso ci lamentiamo perché il Signore non si fa abbastanza sentire, in realtà siamo noi che non sappiamo ascoltarlo, che non sappiamo riconoscerlo. Ma chiediamoci anche: come profeti, siamo abbastanza riconoscibili? Chi ci vede, si accorge di avere davanti un profeta? In ogni caso non dimentichiamo mai una cosa: se c’è sofferenza è più facile che il Regno di Dio sia più vici no!
Invito alla preghiera Quando mi sarò unito a te con tutto il mio essere, io non sono ancora pieno di te, Gioie di cui dovrei piangere contrastano in me tu sei misericordioso, io infelice. |
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